Foodiamoci: come il cibo ci cambia la vita

Foodiamoci: come il cibo ci cambia la vita

Il cibo è una componente fondamentale della nostra vita.
È la prima forma di contatto che sperimentiamo, ancora prima del- la nascita.
Ma ne comprendiamo veramente l’importanza e l’influenza che ha su di noi?
Questa domanda ha costituito il punto di partenza del webinar “Foodiamoci: come il cibo ci cambia la vita”, organizzato dal Leo Club Costa Etrusca in collaborazione con la Dottoressa Laura Bellini, psicologa presso il centro “Mama” di Rosignano Solvay, tenutosi giovedì 4 marzo 2021 alle ore 21 sulla piattaforma Zoom.
La Dottoressa Bellini ha introdotto l’argomento del webinar parlando del primo mo- mento in cui ognuno di noi è entrato in contatto con il cibo, nel grembo materno, sottolineando quanto ogni gesto, anche il più sottovalutato, possa influire profondamente su quella che sarà la percezione del cibo nel corso della nostra vita.
Dell’allattamento all’uso del cibo come ricompensa, dalla gestione degli orari e della composizione dei pasti, fino all’alimentazione durante il periodo scolastico, la relatrice ha toccato molti punti interessanti.
Gesti considerati irrilevanti o di poca importanza, come la manifestazione del disappunto di una madre nei confronti del figlio o della figlia che “non mangia abbastanza”, possono compromettere la percezione del cibo, portando il soggetto a vivere con ansia sempre maggiore il momento dei pasti e l’alimentazione in generale.

Dott.ssa Laura Bellini
Dott.ssa Laura Bellini

 Il discorso è proseguito concentrandosi sul periodo adolescenziale, con alcuni cenni ai disturbi del com- portamento alimentare riconosciuti dal DMS-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), ovvero Anoressia, Bulimia e Binge-eating Disorder, che possono presentarsi anche in età adulta.
Il webinar è stato caratterizzato anche da alcuni momenti interattivi, come un breve esperimento proposto da Laura Bellini, la quale ha invitato i presenti a prendere un piccolo pezzo di cibo, osservarlo attentamente in ogni suo dettaglio, annusarlo, portarlo alla bocca e poi assaporarlo lentamente.
Questo gesto semplice e quotidiano, svolto in un tempo dilatato e con la massima attenzione, è stato vissuto in modo completamente nuovo da tutte le persone che hanno preso la parola successivamente.
Da chi ha testimoniato di aver provato un leggero disagio, a chi è riuscito ad apprezzare a pieno gusti e profumi, è stato molto interessante osservare come un nuovo punto di vista possa cambiare completamente la nostra relazione con il cibo che mangiamo.
Al termine dell’incontro, alcuni dei presenti hanno rivolto alcune do- mande alla Dottoressa Bellini, riguardo al rapporto tra disturbi alimentari e social media (molto correlati), all’attenzione da parte dei genitori nei confronti dell’alimentazione dei figli a scuola (sempre maggiore e, in alcuni casi, eccessiva), oltre alla richiesta di consigli su come aiutare persone vicine con disturbi alimentari (sostenerli e indirizzarli verso figure professionali).
Essendo un argomento molto ampio e di grande interesse, ci auguriamo di poter riproporre in futuro altri approfondimenti in merito, così da rendere l’approccio con il cibo sempre più consapevole.

Giada Righi